Certificati di iscrizione, certificati di lavoro all’estero e certificazione crediti ECM.
La Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche (FNOPI) in data 23/07/2018 con apposita circolare ha richiamato gli Ordini provinciali ad una più stretta osservanza della normativa vigente circa il rilascio dei certificati di iscrizione all’Ordine e alle disposizioni in materia di applicazione dei bolli sui documenti rilasciati dagli Ordini stessi.
La normativa professionale è subordinata alla normativa tributaria, infatti il DPR 26/10/1972 n. 642 all’art. 3 stabilisce quando debba essere usato il bollo sui documenti della Pubblica Amministrazione: “ricorsi straordinari al Presidente della Repubblica, istanze, petizioni, ricorsi e relative memorie diretti agli uffici e agli organi, anche collegiali dell’amministrazione delle stato, delle regioni, delle provincie e dei comuni, loro consorzi e associazioni, delle comunità montane e delle unità sanitarie locali, nonché degli enti pubblici in relazione alla tenuta dei pubblici registri, tendenti ad ottenere l’emanazione di un provvedimento amministrativo o il rilascio di certificati, estratti, copie e simili”. Pertanto ne deriva che i documenti che sono a carico di questa amministrazione e che rientrano nella fattispecie sopra descritta sono: la domanda di iscrizione, di cancellazione, di trasferimento e il certificato di iscrizione.
Posto che questo Ente ha da sempre soddisfatto alle prescrizioni imposte dalla legge verso tale materia, tuttavia una particolare attenzione deve essere posta al rilascio dei certificati di iscrizione all’Albo. A seguito dell’emanazione della L. 12/11/2011 n. 183 tutte le Amministrazioni pubbliche e private sono obbligate sempre ad accettare le autocertificazioni e gli atti di notorietà e non debbono in nessun caso richiedere più alcun certificato di iscrizione. Inoltre ricordo che la richiesta e l’accettazione, da parte degli stessi, di certificati di iscrizione, costituisce violazione dei doveri d’ufficio. Costituisce, parimenti violazione dei doveri d’ufficio, la richiesta da parte degli stessi di attestazioni non conformi quali, ad esempio, la copia del bollettino di versamento delle tasse annuali di iscrizione all’Albo. Le amministrazioni pubbliche o private che intendano accertare l’iscrizione all’Albo di un loro dipendente devono richiedere ad esso l’apposita autocertificazione e successivamente rivolgere istanza all’Ordine provinciale di riferimento per ottenere conferma di quanto autocertificato. Tale documento verrà rilasciato, alle suddette amministrazioni, in carta libera.
In conclusione, qualora un iscritto per ottemperare ad un obbligo diverso da quelli sopradescritti dovesse necessitare di un certificato di iscrizione, deve provvedere un bollo del valore corrispondente a quello in vigore o corrispondere alle casse dell’Ordine il valore corrispettivo al fine di poter rilasciare il documento richiesto.